Le macchine per il sottovuoto sono piccoli elettrodomestici realizzati con lo scopo di applicare un particolare metodo di conservazione a diversi tipi di contenitori e diversi tipi di oggetti. Uno degli utilizzi più popolari delle macchine per il sottovuoto è quello della conservazione degli alimenti: tramite un semplice sacchetto appositamente realizzato, una macchina per il sottovuoto e una breve procedura di qualche minuto, si possono ottenere delle confezioni sigillate perfettamente che possono conservare i nostri cibi per moltissimo tempo. Inizialmente questo tipo di prodotti era utilizzato soltanto nel settore industriale ora, invece, le macchine per il sottovuoto stanno diventando dei prodotti di uso comune anche nelle case degli utenti privati. I modelli più recenti di macchine per il sottovuoto sono semplici e facili da usare, adatti a qualunque tipologia di utente.
Il sottovuoto è un metodo di conservazione di cibi e oggetti che svolge una duplice funzione. Nel caso degli alimenti, il sottovuoto, fornisce un ambiente in cui il cibo non si degrada ad una velocità normale: questo ci permette di conservare i nostri cibi per molto tempo senza che la freschezza e il gusto vengano alterati. Nel caso degli oggetti, invece, il sottovuoto permette di diminuire il volume dell’ingombro dell’oggetto: ad esempio il sottovuoto di una coperta può dimezzare lo spazio occupato dall’oggetto quando riposto.
Le dimensioni di una macchina per il sottovuoto sono relativamente contenute: non occupando uno spazio maggiore di un tostapane, questi prodotti possono essere facilmente riposti ed utilizzati anche in spazi relativamente ristretti.
I prodotti protagonisti del nostro blog sono semplici macchine una funzione molto specifica: aspirare l’aria da un contenitore sigillarne la chiusura. Sono molti i metodi e i contenitori che possono essere compatibili con differenti modelli di macchine per il sottovuoto. Tuttavia consigliamo vivamente di informarsi su quali contenitori per la conservazione siano compatibili con i diversi modelli di macchina per il sottovuoto, così da non acquistare un prodotto per poi scoprirlo incompatibile con la macchina che si sta utilizzando.
La risposta a questa domanda è più lunga di quanto si possa pensare. Infatti, un semplice sì o no non risponde completamente al quesito che ci viene posto: le macchine per il sottovuoto sono prodotti che si differenziano molto l’uno dall’altro e per questo motivo possono essere di forme e dimensioni molto diverse tra loro. Non solo: alcune macchine per il sottovuoto sono adatte all’utilizzo con sacchetti e confezioni plastiche, altre, invece, sono compatibili soltanto con barattoli, sacchi e così via.
In generale possiamo dirvi che sì, con le macchine per il sottovuoto si possono sigillare i sacchetti del pane e degli alimenti che con il tempo diventano “duri”. Tuttavia bisogna prestare attenzione ad alcuni dettagli: in primo luogo la confezione deve essere di materiale plastico. Una confezione di materiale cartaceo non può in alcun modo essere sigillata tramite una macchina per il sottovuoto. In secondo luogo la grandezza del sacchetto in materiale plastico deve essere congrua a quella della macchina per il sottovuoto. Il nostro consiglio è quello di spostare il pane in un sacchetto apposito per la nostra macchina e sigillarlo in quel contenitore realizzato specificamente.
Come per la domanda precedente, la risposta è “dipende”. In linea teorica molte macchine per il sottovuoto possono sigillare contenitori con al loro interno sughi e altre pietanze liquide. Tuttavia non tutte le macchine possono farlo. I modelli di macchine per il sottovuoto che possono occuparsi dei sughi e delle pietanze liquide sono quelli che possono sigillare contenitori solidi: questo tipo di macchine sono relativamente più rare e costose ma esistono e vengono spesso utilizzati anche per preparati come marmellate, conserve e così via. Ovviamente il tipo di macchine che stiamo descrivendo necessitano di un particolare tipo di contenitori, che solitamente sono venduti dal produttore della macchina per il sottovuoto.
Le macchine per il sottovuoto necessitano di due elementi per funzionare: la corrente elettrica e un qualche tipo di contenitore da sigillare. Una volta accesa la macchina per il sottovuoto il contenitore va posizionato in modo corretto. Per precisare: ogni macchina per il sottovuoto ha un suo funzionamento, dei contenitori specificamente creati e sicuramente qualche caratteristica peculiare; il modo migliore per capire quale sia il modo corretto per posizionare il contenitore da sigillare è sicuramente quello di leggere il manuale delle istruzioni per l’utente.
All’interno della macchina per il sottovuoto si trova una piccola pompa che aspira l’aria dall’interno del contenitore, così da creare l’ambiente sottovuoto. Alcune macchine sono anche dotate di un “saldatore”, questa componente permette di sigillare tramite la saldatura della plastica i sacchetti per il sottovuoto. Altri tra i prodotti protagonisti del nostro blog, invece, hanno dei sistemi, che differiscono da produttore a produttore, per permettere all’utente una chiusura rapida del contenitore privo di aria, in modo che non si perda il sottovuoto.
Scegliere la giusta macchina per il sottovuoto è un processo di eliminazione: si parte da una lista di modelli con caratteristiche diverse, magari selezionati in base al budget disponibile, e poi si restringe il cerchio, eliminando i prodotti che non presentano caratteristiche utili a soddisfare le nostre necessità.
Ad esempio: una delle scelte più comuni è la macchina per il sottovuoto dedicata ai sacchetti, questi prodotti sono disponibili in diversi formati, in base alla larghezza dei sacchetti che possono essere isolati. Un utente, quando sceglie quale tra le macchine che stiamo passando sotto la nostra virtuale lente di ingrandimento, deve pensare a quale sia la dimensione media dei sacchetti per il sottovuoto che intende usare: piccoli, medi o grandi. In base a questa necessità molto specifica l’utente è in grado di definire quali macchine possano fare al caso suo e quali no.
Un altro esempio potrebbe essere la scelta di una macchina per il sottovuoto dei vestiti e delle coperte. Queste macchine sono molto più simili ad aspirapolvere e hanno caratteristiche uniche, prezzi molto variabili e così via.
Insomma, per scegliere la giusta macchina per il sottovuoto occorre essere a conoscenza dei brand, dei dettagli delle macchine e delle proprie necessità.
Le macchine per il sottovuoto sono prodotti molto rapidi nello svolgere il loro lavoro: dall’accensione di una macchina per il sottovuoto qualsiasi alla fine del processo di sigillazione del contenitore, possono passare dai dieci ai cinque minuti. Tuttavia non tutte le macchine sono uguali e possono esserci differenze sia da modello a modello che da brand a brand.
In particolare le macchine dotate di saldatore sono le più lente a iniziare il loro lavoro. Questo, come si può facilmente intuire, è dovuto al fatto che il saldatore debba scaldarsi prima di poter svolgere il suo compito. Inoltre, tra una saldatura e l’altra, è bene aspettare qualche minuto in modo che il saldatore possa scaldarsi completamente di nuovo.
I prodotti per sigillare contenitori e sacchi per coperte e abiti, invece, sono molto veloci da utilizzare. La parte più difficile è quella di posizionare in modo corretto il contenitore oppure il sacco: tuttavia, man mano che l’utente usa la macchina, i tempi necessari per il posizionamento diventano minori. Quindi, con un po’ di pratica, mettere sottovuoto un contenitore rigido o un sacco per coperte e abiti sarà questione di qualche decina di secondi!
I brand che producono i prodotti protagonisti della nostra guida sono moltissimi. Tra i moltissimi nomi che possiamo trovare cercando online “macchine per sottovuoto” troviamo i brand stabili e popolari che da sempre producono piccoli elettrodomestici per la casa come, ad esempio, la Laica. Come ci si può aspettare i brand più popolari presentano prezzi leggermente più alti della media, tuttavia spesso offrono anche una qualità decisamente migliore.
Il mondo delle macchine per il sottovuoto è popolato da moltissimi brand meno popolari che, però, offrono prodotti di qualità più che sufficiente. Tra i brand meno popolari con le recensioni migliori online possiamo annoverare: FRESKO, VPCOK, CalmDO e Blusmart. Questi sono soltanto alcuni esempi e sicuramente esistono moltissimi altri brand che non abbiamo nominato ma che soddisfano quotidianamente moltissimi clienti.
Il ciclo di vita di una macchina per il sottovuoto è abbastanza lungo. Ovviamente la durata della vita della macchina dipende sia dalla qualità del prodotto che da come lo si usa: se si compra un prodotto scadente e lo si lancia in giro per la stanza, sicuramente, la povera macchina per il sottovuoto avrà una vita molto breve. Al contrario, se si acquista un prodotto di buona qualità e lo si tratta bene, sicuramente si avrà un fedele compagno nella conservazione dei cibi e dei materiali che potrà durare moltissimo tempo.
In linea di massima un piccolo elettrodomestico resistente e non particolarmente complicato come una macchina per il sottovuoto può durare anche dieci anni! Il guasto più comune che può portare alla necessaria e obbligatoria sostituzione della macchina è il malfunzionamento della pompa dell’aria: senza questo componente la macchina non può creare il sottovuoto.
La maggior parte dei guasti minori che possono presentarsi su di una macchina per il sottovuoto sono facilmente riparabili anche da coloro che non possiedono capacità tecniche avanzate. Ciò non di meno consigliamo comunque di rivolgersi ad un professionista così da non rischiare di peggiorare la situazione!
Come accennato anche nella risposta alla domanda precedente: no, le macchine per il sottovuoto sono molto semplici e resistenti, quindi tendono a non guastarsi spesso. I guasti che possono capitare alla macchina non sono molti e un esperto può facilmente individuarli e porvi rimedio velocemente.
Il guasto più che capita più spesso è sicuramente il guasto della pompa dell’aria che, per usura o per uno sforzo troppo prolungato, può semplicemente perdere di potenza e non svolgere più il suo compito nel migliore dei modi. In questi casi è consigliabile procedere con la sostituzione della macchina. Va però sottolineato che i guasti della pompa sono quasi sempre dovuti ad un uso errato da parte dell’utente: con un uso corretto difficilmente capita che la pompa, semplicemente, smetta di funzionare. Per questo motivo ci sentiamo di consigliarvi di evitare assolutamente di mettere sottovuoto prodotti che non sono stati pensati per la macchina in questione.
Tutti gli altri guasti della macchina per il sottovuoto sono molto semplici: può capitare che una spina non funzioni più, che il filo si danneggi, oppure che qualche tasto non funzioni in modo corretto. Tutti i guasti di questo tipo sono facilmente riparabili con qualche piccola nozione tecnica che non richiede sicuramente nessuno studio avanzato oppure un professionista.
Le macchine per il sottovuoto hanno prezzi molto variabili e che spaziano all’interno di un range molto grande. In particolare: i prodotti più economici possono essere acquistati per prezzi che vanno dai venti ai trenta euro, mentre i prodotti più costosi possono raggiungere e superare i settanta euro.
Come abbiamo già accennato in precedenza, il prezzo dei prodotti protagonisti del nostro blog, è molto dipendente dal brand che produce la macchina. In particolare, secondo quanto emerso dalle nostre ricerche, i brand tendono ad avere un prezzo medio per tutti i prodotti di questo tipo. Ad esempio, le macchine per il sottovuoto della Laica (uno dei brand che produce le macchine per sottovuoto professionali, le più costose) sono presenti sul mercato in quattro o cinque modelli, questi modelli hanno prezzi che vanno dai centoventi ai centocinquanta euro. Questo perché, a livello di costruzione, le macchine vengono realizzate sempre nello stesso modo; le differenze sono da ricercare nei piccoli dettagli: la possibilità di saldare i sacchetti, la possibilità di mettere sottovuoto dei contenitori solidi e così via. Queste piccole differenze che cambiano radicalmente il comportamento di una macchina non causano differenze di prezzo sostanziali e quindi ogni brand ha un prezzo “medio” per tutti prodotti della sua linea.
I contenitori che si possono sigillare con le macchine per il sottovuoto sono moltissimi, vediamo gli esempi più popolari. I più popolari sono sicuramente i sacchetti di plastica, perfetti per conservare cibi solidi come la carne, il pane e così via. Un po’ più rari, ma comunque utilizzati, sono i contenitori rigidi per la conservazione di cibi liquidi: questi prodotti sono realizzati in modo da risucchiare soltanto l’aria e non il liquido del prodotto da conservare (attenzione, anche se i prodotti sono chiamati “contenitori per cibi liquidi” le zuppe, i brodi e tutti quei cibi che sono realmente molto liquidi non possono essere messi sottovuoto tramite questi prodotti).
I barattoli per il sottovuoto sono contenitori rigidi per cibi e sostanze. Un barattolo per il sottovuoto, solitamente, non si differenzia molto da qualsiasi altro contenitore. L’unica differenza visibile sta nel tappo: i tappi dei barattoli per sottovuoto sono realizzati in modo che sia possibile inserire il tubo della macchina del sottovuoto nel contenitore. In questo modo la macchina potrà aspirare via l’aria da dentro il barattolo e creare il sottovuoto. Attenzione: i barattoli per il sottovuoto sono estremamente limitati rispetto ai sacchetti: la loro struttura solida fa sì che non possano modificare la loro forma quando vengono svuotati, di conseguenza il sottovuoto non sarà mai perfetto e duraturo.
I sacchetti per il sottovuoto sono due spessi strati di plastica per uso alimentare. I due strati di plastica sono uniti sul fondo e sui lati da una resistente saldatura, nella parte alta, invece, presentano un’apertura. La maggior parte dei prodotti di questo tipo presentano, lungo l’apertura appena descritta, una lunga linea che segnala all’utente dove deve avvenire la saldatura per il sottovuoto. I sacchetti sono perfetti per il sottovuoto perchè, quando l’aria viene risucchiata da dentro di essi, i prodotti di cui stiamo parlando si deformano e si adattano alla forma del cibo, garantendo un sottovuoto perfetto e molto duraturo.
I sacchetti per il sottovuoto sono venduti in confezioni dalle dimensioni variabili. Solitamente una confezione contiene più sacchetti minore è la dimensione del sacchetto stesso. Nella maggioranza dei casi si possono trovare confezioni del tipo: venticinque sacchetti piccoli, quindici sacchetti medi oppure dieci sacchetti grandi. Una confezione di sacchetti molto generosa può costare anche venti euro.
La saldatura è il processo tramite cui la macchina per saldare fonde insieme la plastica nella parte superiore del sacchetto per chiudere ermeticamente il contenitore così da mantenere il sottovuoto. Ovviamente tra una saldatura e l’altra esiste un tempo di attesa che permette alla macchina di raggiungere nuovamente la temperatura ideale per realizzare un’altra saldatura. Il tempo necessario varia da macchina a macchina ed è sempre indicato sul manuale delle istruzioni per l’utente. Tuttavia, nella grande maggioranza dei casi, quando si riempie un sacchetto e lo posiziona con cura si dà abbastanza tempo alla macchina per raggiungere nuovamente la temperatura: molte volte non vi accorgerete meno di dover attendere!
Sì, le macchine di cui si sta parlando sono realizzate in modo da avere una pompa relativamente molto potente. Questo tipo di macchine per il sottovuoto possono ricordare molto degli aspirapolvere. Vengono collegate, tramite l’apposito tubo, al sacco dentro cui sono riposti gli abiti, le coperte o le tende. Una volta posizionato saldamente il tubo si procedere ad aspirare l’aria da dentro al sacco: in questo modo si causa una notevole diminuzione di volume del sacco. Particolarmente utile per riporre moltissimi capi in poco spazio, il prodotto di cui stiamo parlando è perfetto per i cambi di stagione, per riporre dei capi in disuso e per riordinare gli armadi.